cane da pastore di Tatra - AIPR associazione italiana cani da pastore

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Associazione Italiana Per la Tutela
del Cane da Pastore del Caucaso, Cane da Pastore dell'Asia Centrale e altre razze da pastore.
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CANE DA PASTORE DI TATRA
CANE DA PASTORE DI TATRA
(Owczarek Podlhalanski)

RAZZA AMMESSA
AL REGISTRO SUPPLEMENTARE RICONOSCIUTI (R.S.R.)
DI PRIMA GENERAZIONE SENZA LIMITAZIONI

E’ possibile effettuare il riconoscimento in occasione di CAC – CACIB – Mostre Speciali o Raduni di razza.
Il Pastore dei Tatra ha le stesse lontane origini del Maremmano-abruzzesse, del Kuvasz, del Pastore cecoslovacco, ecc. E’ bianco e grande come loro, e ad un osservatore distratto le sue caratteristiche morfologiche possono sembrare uguali a quelle di questi cani. Proviene dal massiccio montagnoso del quale ha assunto il nome e la sua costituzione fisica è quella tipica di un cane di alta montagna. Poiché i monti Tatra sono alti in media 2000 mt. i cani autoctoni debbono essere resistenti al freddo e tanto robusti da risalire le pendici di un monte per raggiungerne la cima. Quando si lanciano in un furioso inseguimento di un animale da preda sono anche capaci di gettarsi nelle acque di un lago pur di raggiungerlo.  Le dimensioni consentono loro di difendere con la forza ciò che hanno in affidamento ed oltre al lavoro di guardiani possono svolgere  benissimo anche quello di conduttori del gregge.
ORIGINE
Come abbiamo già detto le origini del pastore dei Tatra sono le stesse dei grandi e bianchi cani da pastore con i quali è imparentato, ma è difficile stabilire l’esatto ordine con cui le razze sono apparse, la loro antichità e l’eventuale interdipendenza fra le une e le altre. Se prendiamo per buona la teoria della discendenza diretta di questa razza dai cani orientali, dobbiamo dedurne che le razze più antiche sono quelle dei Paesi dell’Est. Giacchè le invasioni cominciarono proprio da lì, i Pastori polacchi e quelli ungheresi dovrebbero essere i più antichi di tutti. Ma se accettiamo – ed è più probabile – che i cani da pastore vennero portati dal Medio Oriente nelle regioni italiche unitamente alla pecore, dai Fenici prima e dai Greci dopo, e diffusi successivamente dalle legioni romane in tutta Europa, ecco che l’ordine di successione cambia. Le differenze fra una razza e l’altra sono dovute quasi esclusivamente a fattori ambientali che , nel corso dei secoli, hanno prodotto evidenti mutazioni morfologiche. Le somiglianze di natura psicologica, invece, si conservano grazie a fattori genetici e alla circostanza che la pastorizia è tuttora l’attività fondamentale di questi cani. Pertanto sul piano comportamentale non ci sono differenze veramente apprezzabili.
SITUAZIONE ATTUALE NEL MONDO
La partecipazione di questa razza all’esposizioni è limitata a quelle che si svolgono nel suo Paese d’origine; anche gli allevamenti sono tutti in Polonia. In Olanda, tuttavia, il Pastore dei Tatra ha trovato un ambiente favorevole e olandesi sono tutti gli allevatori che l’hanno fatta conoscere nell’Europa occidentale. A parte l’Olanda e la Germania ( qualche esemplare comunque era già apparso in Svizzera ed in Belgio), fino al 1974 i Pastori dei Tatra non erano mai stati presenti alle esposizioni dell’Europa centro-meridionale. In quell’anno, per la prima volta, ne troviamo alcuni iscritti all’Esposizione internazionale di Parigi. Uno degli elementi di interesse della manifestazione, che in quell’anno era “Mondiale”, fu la presentazione del Pastore dei Tatra, del Pastore di Vallée e del Pastore catalano, insieme con altri cani fino ad allora sconosciuti al di fuori dei Paesi d’origine. Ma quella partecipazione rimase un fatto del tutto isolato e non ebbe altro risultato che quello di soddisfare la curiosità del pubblico. In questi ultimi anni, in Polonia, si è risvegliato un certo interesse per le razze canine autoctone e gli esemplari di cani polacchi sono sempre più numerosi alle esposizioni europee.
CARATTERE
Dotato di tutte le caratteristiche dei cani da pastore, è anche un perfetto cane da guardia che sa vegliare sui beni del padrone e, all’occorrenza, difenderli. Fra le qualità più notevoli sono la resistenza al freddo e la sua frugalità; può sopportare perfino il digiuno prolungato per alcuni giorni purché abbia da bere. Il suo rendimento in simili circostanze rimane ad un livello assi elevato. Nonostante l’evidente rusticità si integra molto bene alla vita in famiglia. Sotto questo punto di vista assomiglia al Maremmano – abruzzese ed il suo comportamento è ammirevole sia nei confronti degli adulti che dei bambini, che è portato istintivamente a proteggere senza incertezze o esitazioni. Come tutti i cani da pastore ha bisogno di uno spazio aperto per correre. In mancanza di un giardino o di un terreno è opportuno portarlo periodicamente in campagna, soprattutto quando è ancora giovane, per evitare che la mancanza di movimento influisca negativamente sul suo sviluppo osseo e sulla sua costruzione. Nelle campagne del suo Paese di origine è stato sempre ed esclusivamente impiegato come Pastore per greggi di animali diversi e questa è la ragione per cui è rimasto quasi sconosciuto negli ambienti cinofili. Dimostra grande equilibrio anche nei rapporti con gli altri cani : li attacca solo se minacciato ed in questo caso sa reagire con rapidità e decisione.
ATTENZIONE E CURE SPECIFICHE
Questo cane, come la maggior parte dei rustici cani da pastore, non ha bisogno di cure specifiche : qualunque cura rivolta al suo pelo tende ad ammorbidirlo ed a fargli perdere la tipica ruvidezza. Ciò nonostante questa razza ha una caratteristica importante da tenere in conto ed è il candore del mantello : non si devono confondere rusticità e sporcizia. Tale candore si può conservare usando prodotti a secco sbiancanti o ricorrendo alla classica soluzione casalinga consistente nel cospargerlo di polvere di talco mescolato, in parti uguali, a carbonato di magnesio.  

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